La Malattia di Fabry

La Malattia di Fabry è una patologia genetica a carattere ereditario. Rientra più precisamente nel gruppo dei disturbi da accumulo lisosomiale, ossia dovuti alla carenza di un enzima che, in questo caso, corrisponde all’alfa-galattosidasi A. Colpisce indistintamente maschi e femmine; tuttavia, è generalmente il sesso maschile a manifestare la forma più grave della malattia. Nonostante in passato si ritenesse che la sintomatologia nelle femmine fosse lieve e rara, a causa di un meccanismo genetico noto come inattivazione del cromosoma X, gli studi più recenti dimostrano che anche le femmine possono essere gravemente affette. La Malattia di Fabry può causare complicanze di natura renale, cardiaca, vascolare e neurologica, compromettendo la qualità della vita di chi ne è affetto. Fortunatamente, una diagnosi precoce, insieme all’adozione di una terapia adeguata, rappresentano un aiuto concreto per gestire al meglio la patologia e trattarne efficacemente i sintomi.

Trasmissione ed ereditarietà della Malattia di Fabry

LA MALATTIA DI FABRY È LEGATA ALL’INATTIVAZIONE DEL CROMOSOMA X E LE MODALITÀ DI TRASMISSIONE SONO DIVERSE NEGLI UOMINI E NELLE DONNE.

Ogni gene del corpo umano è presente in coppia. L’eventualità che una persona si ammali di Malattia di Fabry dipende dai geni ricevuti dai genitori.

Tutti i geni sono contenuti in piccolissime strutture chiamate “cromosomi”, presenti in ogni cellula del corpo. Ogni cellula umana contiene 23 coppie di cromosomi (per un totale di 46 cromosomi). Di ogni coppia di cromosomi, se ne riceve uno dalla madre e uno dal padre. Una di queste 23 coppie di cromosomi determina il sesso, maschile o femminile. Questi cromosomi sono detti “cromosomi sessuali” e ne esistono due tipi, denominati X e Y. Le donne hanno due cromosomi X in tutte le loro cellule (condizione indicata come XX). Gli uomini hanno un cromosoma X e un cromosoma Y (condizione indicata come XY). Oltre a determinare il sesso, i cromosomi X e Y possiedono altri geni che agiscono come codice per molte altre caratteristiche. Ad esempio, esiste un gene che aiuta il sangue a coagulare e un gene che consente di vedere i colori.

 

Malattia di Fabry: inattivazione del cromosoma X

Il gene che produce l’enzima alfa-galattosidasi, detto alfa-GAL, è situato sul cromosoma X. Per questo motivo la Malattia di Fabry viene definita malattia genetica “legata al cromosoma X”. Questo gene non è mai presente sul cromosoma Y. Poiché il gene per l’enzima alfa-GAL è situato sul cromosoma X, la Malattia di Fabry si esprime in modo diverso negli uomini e nelle donne.

Gli uomini con Malattia di Fabry avranno sempre un gene alfa-GAL difettoso, in quanto possiedono un solo cromosoma X. Ciò significa che gli uomini con Malattia di Fabry generalmente non dispongono di alcun enzima alfa-GAL attivo o solo di una quantità molto piccola.

Le donne possiedono due cromosomi X e, se affette da Malattia di Fabry, avranno in genere un cromosoma con il gene difettoso e un cromosoma con il gene correttamente funzionante. Nelle cellule di un organismo femminile, uno dei cromosomi X viene inattivato nel contesto di un processo chiamato inattivazione del cromosoma X (indicato anche come lionizzazione). Si tratta di un processo casuale che avviene in tutte le cellule.

Trattandosi di un processo casuale, nelle donne con un gene difettoso, si possono presentare le seguenti casistiche:

  • Nella maggior parte delle cellule viene intattivato il cromosoma X funzionante;
  • Nella maggior parte delle cellule viene inattivato il cromosoma X difettoso;
  • In un numero all’incirca uguale di cellule viene inattivato il cromosoma X funzionante o il cromosoma X non funzionante.

Come conseguenza di tale variabilità, i sintomi, la loro gravità e l’età a cui insorgono possono variare significativamente nelle donne, pur potendo essere altrettanto gravi che negli uomini.

 

Modalità di trasmissione nel caso di padre affetto da Malattia di Fabry

Un uomo trasmette il cromosoma X affetto alle figlie e il cromosoma Y ai figli. Se presenta il gene affetto della Malattia di Fabry:

  • Trasmetterà il gene alfa-GAL difettoso sul suo cromosoma X a tutte le figlie, che avranno a loro volta il cromosoma X affetto.
  • Non trasmetterà il cromosoma X affetto ai figli maschi (in quanto trasmette solo il cromosoma Y ai figli, che in genere ricevono un cromosoma X non affetto dalla madre).

I maschi con il gene difettoso lo trasmettono a tutte le figlie e a nessuno dei figli.
* Padre affetto da definirsi come emizigote con il gene difettoso/la mutazione e femmine affette come eterozigoti con il gene difettoso.

Modalità di trasmissione nel caso di madre affetta da Malattia di Fabry

Una donna trasmette uno dei suoi cromosomi X ai figli o alle figlie. Se è affetta dalla Malattia di Fabry, generalmente solo uno dei suoi due cromosomi X presenterà un gene alfa-GAL difettoso. Ciò significa che vi sono:

  • 50% di possibilità che non trasmetta il cromosoma affetto ai figli o alle figlie ad ogni nascita;
  • 50% di possibilità che trasmetta il cromosoma affetto ai figli o alle figlie a ogni nascita.

Se la madre trasmette il cromosoma affetto, il figlio (sia maschio che femmina) avrà la Malattia di Fabry.

Modello di trasmissione ereditaria

La conoscenza del modello di trasmissione ereditaria, illustrato nella sezione Analisi familiare, è un valido supporto alla diagnosi della Malattia di Fabry in altri familiari potenzialmente a rischio di positività alla malattia.

Link e risorse utili per la Malattia di Fabry

I seguenti link a siti Web potrebbero risultare utili:

Fabry Support and Information Group
www.fabry.org

EURORDIS
http://www.eurordis.org/ 

RareConnect Online Rare Disease Communities
https://www.rareconnect.org/en

AIAF Onlus – Associazione Italiana Anderson-Fabry Onlus
http://www.aiaf-onlus.org/

 

Fonte: http://malattiadifabry.sgzfactory.acsitefactory.com/it/conoscere-la-malattia-di-fabry/come-si-trasmette