Rete Civica della Salute
l Riferimento Civico della Salute è un cittadino chiamato all’azione nel proprio comune, per apprezzare e onorare la propria Cittadinanza.
La dorsale su cui si innesta la RCS è rappresentata dai Comitati Consultivi delle Aziende Sanitarie della Regione Siciliana ( articolo 9, commi 8 e 9 della Legge Regionale 14 aprile 2009, n. 5 – Art. 2 del D. A. n. 01019 del 15 Aprile 2010) coordinati in ambito regionale dalla Conferenza dei CCA ( D. A. n. 1874 del 21 settembre 2012). I Comitati Consultivi Aziendali favoriscono la partecipazione dei cittadini per l’attuazione degli obiettivi di qualificazione della sanità.
La Rete Civica della Salute struttura un collegamento permanente tra la domanda di salute e gli operatori del Servizio Sanitario Regionale indirizzandolo verso la centralità della Persona, utente/paziente. La RCS si articola su due livelli operativi:
– i “Cittadini Informati” che ricevono le “Pillole della Salute“, semplici informazioni utilissime
– i “Riferimenti Civici della Salute” riconosciuti dal SSR in ciascun Comune di residenza per esercitare il diritto costituzionale di partecipare attivamente al miglioramento e controllo del Sistema Salute della Sicilia nonché la facoltà d’interazione attiva e monitoraggio a livello urbano dei determinanti della salute dei cittadini.
Al “Riferimento Civico della Salute” è assegnata un’area operativa sulla piattaforma web della RCS (www.retecivicasalute.it) per contribuire all’inserimento continuo di Cittadini Informati. Inoltre, ha diritto a ricevere gratuitamente una formazione di base sul SSN e sulla tutela dei diritti costituzionali per divenire “antenna sensibile” del territorio, protagonista consapevole della comunicazione da e verso l’organizzazione della sanità siciliana, educatore civico e catalizzatore di sviluppo di comunità. Potendo così:
– divulgare informazioni di tutela della salute; conoscere e promuovere le politiche pubbliche sui beni comuni: salute, ambiente, beni culturali;
– far conoscere le novità che semplificano l’accesso ai servizi sanitari, quando necessari, e sapere di più sul loro buon uso;
– segnalare particolari bisogni di salute della comunità, contribuendo a livello urbano al monitoraggio dei determinanti di salute dei cittadini;
– entrare in contatto diretto con il CCA dell’Azienda Sanitaria della provincia di residenza o dell’Azienda Ospedaliera d’interesse specifico.
– partecipare con metodologia organizzata alla valutazione esterna dei servizi sanitari per incentivare il miglioramento della performance individuale ed organizzativa. L’adesione alla RCS, su base volontaria a titolo gratuito e onorifico, è promossa anche attraverso Accordi di collaborazione con i Partner istituzionali della RCS: Scuole, Università, Comuni, Protezione Civile, Organizzazioni del Terzo Settore.
La RCS è distribuita nei 390 Comuni siciliani. L’obiettivo progettuale primigenio è raggiungere 100.000 registrazioni di Cittadini Informati e reclutare 2.000 Riferimenti Civici della Salute, ripartiti in proporzione demografica comunale. La Piattaforma web della RCS consente operatività di comunicazione efficace tra cittadini e SSR per sviluppare un flusso informativo bidirezionale:
– dal SSR ai cittadini: attraverso corrette informazioni sui servizi di prevenzione, educazione e assistenza sanitaria; sulle politiche sociosanitarie regionali; sui processi di miglioramento della salute in ambito urbano; sul più facile e corretto utilizzo dei servizi sanitari erogati dall’ Azienda Sanitaria/ Ospedaliera di appartenenza;
– dal Cittadino al SSR: per mezzo di segnalazioni su reali bisogni di salute del proprio contesto socio-ambientale e monitoraggio a livello urbano dei determinanti di salute dei cittadini. Partecipazione alla valutazione esterna dei servizi sanitari, con metodologia di contributo dell’utenza alla misurazione di risultato delle performance individuali ed organizzative, in evoluzione dei sistemi attuali di customer satisfaction.
Chi può essere Riferimento Civico della Salute nel comune di residenza?
I cittadini disposti ad operare per il bene comune in modo volontario e gratuito
Utenti con problematiche legate alla salute o impegnati nell’assistenza degli ammalati.
Aderenti ad organizzazioni di volontariato e di tutela dei pazienti, nell’ambito delle specifiche patologie o situazioni di disagio per le quali hanno sviluppato esperienza.
Operatori della sanità, anche in quiescenza, disponibili a mettere a disposizione le competenze ed abilità acquisite.
Docenti e Studenti di Scuole Superiori, Università, Formazione professionale interessati alla partecipazione civica e a valorizzare il proprio sapere contribuendo allo sviluppo della comunità locale.
Cittadini che, nei propri contesti di vita e di lavoro, vogliano esercitare i poteri della cittadinanza attiva prendendosi cura dei beni comuni e del diritto costituzionale di tutela della salute.
La RCS promuove e sviluppa la partecipazione di singoli cittadini attivi e competenti in funzione di stakeholders delle proprie comunità; si fonda sul principio costituzionale che dichiara il diritto alla salute “diritto dell’individuo e insieme interesse della collettività” e si costruisce nella consapevolezza che la dimensione della salute interseca tutte le dimensioni del welfare di comunità: sociale, ambientale, culturale.
La società civile italiana per dirigersi verso l’equilibrio tra salute, economia e tutela ambientale, nella concezione nuova e necessaria di sviluppo, ha bisogno improcrastinabile di formazione civica e riscoperta del valore dei doveri verso i beni comuni. Occorre educare alla sussidiarietà orizzontale, formare truppe di riserva che intervengono diffusamente e spontaneamente a orientare e sostenere le politiche pubbliche sui beni comuni: salute, ambiente, beni culturali. Educatori civici per l’esercizio più responsabile dei diritti.
L’obiettivo più alto della RCS è promuovere la cultura individuale della responsabilità civica, del senso autentico di comunità e cittadinanza, dell’educazione alla convivenza civile, a saper essere catalizzatori di sviluppo culturale e risanamento del degrado nei servizi pubblici essenziali, specie quelli che impattano sulla qualità della vita urbana. Si pensi soprattutto allo smaltimento dei rifiuti.
Il progetto RCS è stato proposto dal Programma di Assistenza Tecnica del Ministero della Salute (POAT Salute). L’Assessorato della Salute della Regione Sicilia, costituendo la Rete Civica della Salute (Atto d’ Indirizzo) ha inteso dotarsi di una infrastruttura sociale, plurivalente ed in crescita, fondata sulla reciproca collaborazione tra operatori, pazienti, istituzioni e cittadini, tesa al miglioramento complessivo del SSR nell’interesse proprio e della collettività. La RCS accorcia la distanza tra cittadino e SSR; qualifica la domanda assistenziale e la capacità di valutazione esterna al fine di spingere costantemente l’offerta sanitaria a migliorarsi nella qualità, appropriatezza, equità ed umanizzazione della relazione. Praticamente, la RCS serve a migliorare la comunicazione istituzionale sanitaria e sensibilizzare i cittadini sul corretto utilizzo dei servizi, a potenziare educazione alla salute e prevenzione, a promuovere il protagonismo civico della sussidiarietà orizzontale.
La dorsale su cui si innesta la RCS è rappresentata dai Comitati Consultivi delle Aziende Sanitarie della Regione Siciliana ( articolo 9, commi 8 e 9 della Legge Regionale 14 aprile 2009, n. 5 – Art. 2 del D. A. n. 01019 del 15 Aprile 2010) coordinati in ambito regionale dalla Conferenza dei CCA ( D. A. n. 1874 del 21 settembre 2012). I Comitati Consultivi Aziendali favoriscono la partecipazione dei cittadini per l’attuazione degli obiettivi di qualificazione della sanità.
Report sui Comitati Consultivi Aziendali
Fonte: https://www.retecivicasalute.it/riferimento-civico