Prevenzione dell’Insufficienza Renale Cronica e alimentazione

La prevenzione è una fase importante del percorso di salute di ogni persona, ma mai come per la prevenzione dell’Insufficienza Renale Cronica. Occorre contrastare gli effetti dannosi della patologia sull’organismo, permettendo l’attuazione di un piano terapeutico conservativo ed evitare o almeno ritardare il più possibile il deterioramento degli organi colpiti dalla patologia renale, di mantenerne la funzionalità, rimandando il più possibile la terapia sostitutiva o anche chiamata Dialisi.
È importante quindi una diagnosi precoce per prevenire l’insufficienza renale cronica, soprattutto in stadi iniziali e asintomatici. Effettuati la maggior parte attraverso lo screening, i controlli periodici prescritti dal medico permettono d’iniziare un iter terapeutico e che risulta più efficace quanto più anticipatamente iniziato. Anche nell’infanzia a volte riscontriamo l’insufficienza renale,
la terapia dell’insufficienza renale cronica, soprattutto nel bambino molto piccolo, richiede grande attenzione poiché, se inadeguata o tardiva, può influire marcatamente sulla crescita, oltre che sulla stessa rapidità di evoluzione dell’IRC.

Quale prevenzione occorre fare?

Va programmata una dieta che preveda:
– Un apporto calorico adeguato, che copra, adeguatamente il fabbisogno giornaliero. Tale apporto, a volte, non può essere raggiunto con la semplice nutrizione spontanea, ed è necessario ricorrere all’introduzione di cibi tramite un sondino nasogastrico;
– Un apporto proteico adeguato, per non rallentare ulteriormente la velocità di crescita. Negli stadi avanzati dell’IRC può essere utile ridurre l’apporto proteico per evitare l’accumulo di prodotti del metabolismo e di fosforo. Non è, tuttavia, dimostrato che questa riduzione sia in grado di rallentare la progressione della insufficienza renale;
– Un apporto di sodio adeguato, in rapporto al bilancio tra entrate e uscite. È, pertanto, necessario controllare regolarmente gli apporti di sale nella dieta e la loro eliminazione nelle urine. Alcuni pazienti, infatti, tendono a perdere sodio, e quindi devono ricevere supplementi, mentre altri lo trattengono e vanno sottoposti a restrizione;
– L’accumulo di sostanze acide impone il ricorso a farmaci idonei, in particolare bicarbonato di sodio;
– L’accumulo di potassio richiede la somministrazione di sostanze in grado di legarlo a livello intestinale per facilitarne l’eliminazione;
– Il trattamento dell’anemia prevede supplementi di ferro, acido folico e l’uso di eritropoietina;
– Le lesioni ossee vanno prevenute con la supplementazione di vitamina D e la somministrazione di farmaci in grado di ridurre l’accumulo del fosforo (chelanti del fosforo);
– In caso di grave ritardo di crescita staturale, può essere intrapreso un trattamento con ormone della crescita (GH);
– Il trattamento dell’ipertensione arteriosa deve essere adattato individualmente e spesso comprende l’uso di farmaci della categoria degli ACE-inibitori o dei sartani. Nei pazienti con perdita di proteine nelle urine, l’uso di questi farmaci può inoltre ridurre l’eliminazione di proteine. In tutti i casi, questi farmaci, se usati con accortezza, aiutano a rallentare la progressione dell’IRC.
Quando la terapia conservativa non è più in grado di garantire il benessere del bambino, bisogna ricorrere alla dialisi e, quindi al trapianto renale.

L’alimentazione:

  • Latte e yogurt: uso moderato, latte preferibilmente scremato, yogurt senza frutta.
  • Formaggi: sono vietati per il contenuto alto in fosforo, eccezione per formaggi freschi come la mozzarella in quantità di circa 50 g due volte la settimana.
  • Uova: una la settimana.
  • Pane, pasta e riso: limitazioni solo quantitative per l’apporto calorico.
  • Patate e legumi: limitarne l’uso per la presenza di potassio, è utile lasciarle a mollo in acqua per dieci ore e nel bollirle cambiare acqua più volte, cosi è possibile consumarle con molta moderazione.
  • Frutta e ortaggi: non più di 150 g al giorno ed evitare quelli ricchi in potassio.
  • Condimenti: sconsigliati i grassi animali come il burro o la panna. Meglio l’olio d’oliva o di semi, meglio se a crudo.
  • Zucchero: se non si è diabetici, usare con moderazione.
  • Dolci: sconsigliati per l’elevato quantitativo calorico in zuccheri, grassi e nel potassio del cioccolato.
  • Bevande: evitare bevande alcooliche, succhi di frutta, e zuccherate. Vino e birra in dosi moderate.