Covid
Cos’è il COVID-19?
acronimo dell’inglese COronaVIrus Disease 19, conosciuta anche come malattia respiratoria acuta da SARS-CoV-2 o malattia da coronavirus 2019 o anche morbo da coronavirus 2019, è una malattia infettiva respiratoria causata dal virus denominato SARS-CoV-2 appartenente alla famiglia dei coronavirus. I primi casi sono stati riscontrati in Cina nella Città di Wuhan durante la pandemia di COVID-19 del 2019-2020. capitale della provincia di Hubei in Cina, anche se i primi casi si riscontrarono nell’ottobre e nel novembre del 2019 e il governo cinese decise di non divulgare la notizia al di fuori della Cina fino a gennaio quando il virus aveva già circolato per almeno due mesi in tutto il globo. Intorno a metà dicembre 2019, le autorità sanitarie della città di Wuhan in Cina (circa 11 milioni di abitanti), riscontrarono i primi casi di pazienti che mostravano i sintomi di una “polmonite di causa sconosciuta”; questo primo gruppo di malati era in qualche modo collegato al locale mercato umido, costituito da circa un migliaio di bancarelle su cui si vendevano anche polli, fagiani, pipistrelli, marmotte, serpenti, cervi macchiati e organi di conigli oltre ad altri animali selvatici. L’origine è ad oggi ancora incerta, ma l’ipotesi più accreditata è che si tratti di un nuovo coronavirus proveniente da una fonte animale. Il ceppo responsabile della pandemia è stato identificato nei primi giorni di gennaio 2020 e designato SARS-CoV-2 o “Nuovo Coronavirus di Wuhan”, mentre il suo genoma è stato pubblicato il 10 gennaio. L’11 febbraio 2020 l’OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata COVID-19. Al 28 settembre 2020 il suo tasso apparente di letalità è del 3,01%.
Come si trasmette?
Il virus si trasmette per via aerea, molto spesso tramite le goccioline respiratorie. Per contenere la trasmissione devono essere prese precauzioni, come mantenere la distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri, e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene (lavarsi periodicamente le mani, starnutire o tossire in un fazzoletto o con il gomito flesso e dove necessario indossare mascherine e guanti).
Che organi attacca?
l virus colpisce principalmente il tratto respiratorio inferiore e provoca una serie di sintomi descritti come simil-influenzali, tra cui febbre, tosse, respiro corto, dolore ai muscoli, stanchezza e disturbi gastrointestinali quali la diarrea; nei casi più gravi può verificarsi una polmonite, una sindrome da distress respiratorio acuto, sepsi, shock settico e una tempesta di citochine fino ad arrivare al decesso del paziente. Sono in fase di sperimentazione oltre 156 vaccini specifici per questa malattia, di cui:
- 20 in fase 1 (studio delle caratteristiche del farmaco)
- 13 in fase 2 (studio sulla sicurezza del farmaco)
- 8 in fase 3 (studio sull’efficacia del farmaco)
- 2 in fase 4 (studio di farmaco-sorveglianza) Attualmente il trattamento consiste nell’isolare il paziente e nel gestire i sintomi clinici.
Quali sono i sintomi?
Coloro che sono infetti possono risultare asintomatici o presentare alcuni sintomi come febbre, tosse o respiro corto o il più comune raffreddore. Vomito, diarrea o sintomi respiratori superiori (ad es. starnuti, naso che cola, mal di gola), Congiuntivite ed Eruzioni Cutanee sono meno frequenti. La perdita dell’olfatto (anosmia) con la conseguente alterazione del senso del gusto (disgeusia) può associarsi agli altri sintomi descritti oppure può rappresentare l’unico sintomo presente. I casi possono tuttavia progredire in peggio evolvendo in polmonite, insufficienza multiorgano, fino a portare al decesso nei soggetti più vulnerabili.
Il periodo di incubazione varia da 2 a 14 giorni con un periodo mediano stimato di incubazione tra i 5 e i 6 giorni.
Una revisione dell’Organizzazione mondiale della sanità effettuata su 55 924 casi confermati in laboratorio in Cina ha indicato i seguenti segni e sintomi tipici: febbre (87,9% dei casi), tosse secca (67,7%), affaticamento (38,1%), produzione di espettorato (33,4%), mancanza di respiro (18,6%), mal di gola (13,9%), mal di testa (13,6%), mialgia o artralgia (14,8%), brividi (11,4%), nausea o vomito (5,0%), congestione nasale (4,8%), diarrea (3,7 %), emottisi (0,9%) e congestione congiuntivale (0,8%).
Studi successivi hanno riportato una prevalenza più alta di disturbi gastrointestinali e in particolare la diarrea