Primo giorno di scuola, dai banchi alle mascherine: cosa ha funzionato e cosa no

Era il giorno più atteso e gli occhi di tutti erano puntati sul rientro a scuola del 14 settembre dopo il lockdown per l’emergenza coronavirus. Non sono mancate le criticità come i bambini per terra in Liguria o gli assembramenti fuori da numerosi istituti, ma sono diversi anche gli aspetti positivi tra cui la distribuzione del materiale igienico sanitario o i trasporti.

Gli assembramenti – Tra le cose che non hanno funzionato ci sono sicuramente gli ingressi scaglionati da più cancelli e con orari diversi per gli studenti: sono stati numerosi i casi di assembramento davanti agli istituti

Milano, Genova, Torino, Roma: sono tante le città in cui si sono verificati gli assembramenti di studenti (e anche genitori) davanti agli istituti

Mancanza di banchi – Altro punto critico è quello dei banchi: non tutti gli istituti sono stati dotati in tempo dei banchi singoli, necessari per il corretto rientro in classe in sicurezza da parte degli alunni

Un caso che sta facendo discutere è quello di una scuola di Genova, i cui alunni sono stati immortalati mentre scrivono o disegnano in ginocchio usando le sedie come banchi. Ma il dirigente dell’istituto spiega: “I banchi, ordinati con largo anticipo, arriveranno domani pomeriggio e nel primo giorno di scuola, che è stato un giorno di festa, abbiamo solo evitato di rimettere quelli vecchi. La foto ritrae bambini che, durante un’attività didattica, stanno disegnando sereni in libertà: sbagliato e grave strumentalizzarla” .

Mancano i professori – Diversi i casi in cui, nonostante fosse tutto pronto per la ripartenza dal punto di vista dei materiali e delle disposizioni anti-Covid, gli alunni non hanno potuto ricominciare perché senza professori

A Roma e nel Lazio sono il 5% le scuole che non hanno potuto riaprire”, ha detto Mario Rusconi, presidente dell’associazione presidi Roma e Lazio, sottolineando la mancanza di professori

Il caso di Amatrice – Uno dei casi più eclatanti nel Lazio è quello di Amatrice. Qui era tutto pronto: scuola nuova fornita di aule, banchi, cattedre, refettorio e palestra. Ma non c’è stato nessun rientro in classe per via della mancanza del personale

A Milano, invece, all’avvio del nuovo anno scolastico sono 5.106 i posti di ruolo vacanti nelle scuole della città e provincia, di cui 2.065 di sostegno

Bambini senza sostegno – Proprio la mancanza degli insegnanti di sostegno è stato uno dei punti deboli nel giorno della riapertura: diversi i casi (Roma, Pisa, Milano) di bambini costretti a tornare a casa perché senza insegnante di sostegno

Positivi e focolai – Non sono mancate le criticità anche dal punto di vista dei contagi: un caso su tutti è quello in provincia di Massa Carrara dove un’intera classe si è ritrovata in quarantena a pochi minuti dal rientro per via della positività di una bambina

Funzionano i trasporti – Non tutto però può essere classificato come negativo: i trasporti, uno dei grandi temi della vigilia, hanno funzionato piuttosto bene un po’ in tutto il Paese. Garantita la sicurezza di tutti gli alunni

Ok il materiale igienico sanitario – Positiva anche la distribuzione del materiale necessario per affrontare le lezioni in sicurezza: il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha fatto sapere in serata che “sono state fornite gratuitamente 136 milioni di mascherine chirurgiche nelle scuole di tutta Italia e, inoltre, 445mila litri di gel igienizzante”

Il rientro a Codogno – Tra le note più liete del primo giorno di scuola c’è sicuramente il rientro a Codogno: qui tutti gli insegnanti hanno fatto il test ed è risultato negativo, l’entrata negli istituti è risultata sicura e al Comprensivo “Ognissanti” è stato addirittura attivato lo School Garden

Si riparte anche dall’ospedale – Simbolica e significativa anche la ripartenza del 16enne che a Torino si è collegato addirittura dal reparto di rianimazione pur di non perdere il primo giorno di scuola.

Fonte: https://tg24.sky.it/cronaca/2020/09/15/inizio-scuola-covid-cosa-funziona#15